Sovrappeso e Obesità

“Ne uccide più la gola che la spada”

cit. Talmud di Gerusalemme IV sec.d.C

Il sovrappeso  e l’obesità sono le condizioni che predispongono maggiormente a malattie metaboliche importanti e che stanno diventando sempre più comuni come: la Sindrome Metabolica, l’insulino resistenza, il Diabete di tipo 2, l’ipertensione arteriosa e l’aterosclerosi.

L’obesità è una condizione patologica di origine multifattoriale, è ampiamente dimostrato che le aspettative di vita e la durata della vita media diminuiscono all’aumentare del peso corporeo.

La diffusione delle conseguenze dell’obesità riporta dati allarmanti: in tutto il mondo nel 2017, ci sono stati 11 milioni di decessi e 255 milioni di disabilità attribuibili ai fattori di rischio alimentare.

Sempre a livello globale, i principali fattori di rischio alimentare legati ai decessi sono: l’alto apporto di sodio, un basso apporto di cereali integrali, e un basso apporto di frutta. (Lancet 2019)

In Italia un italiano su 10 è obeso, mentre il 35% della popolazione italiana è in sovrappeso. (Rapporto di Osservasalute 2016)

Nonostante l’Italia sia il paese della dieta Mediterranea per eccellenza, anche per la popolazione infantile si registrano dati ISTAT allarmanti: tra i 6 e i 17 anni il 24,7%  risultano obesi o in sovrappeso.

Da un punto di vista terapeutico le strategie di intervento proposte al paziente in sovrappeso e obeso sono diverse.

Gestione del paziente Obeso

La cura di questa patologia è volta al successo solo se, come auspicato dall’OMS, tutte le forze in campo saranno in grado di lavorare di concerto, interagendo in maniere efficace. E’ necessario che il trattamento dell’obesità avvenga in maniera multidisciplinare e integrata sia nella fase di diagnosi che in quella di trattamento

•Fase di Diagnosi: definizione dello stato di nutrizione, lo status psicologico, e lo stato funzionale oltre all’eventuale presenza di complicanze sul piano metabolico, cardiovascolare, respiratorio, osteoarticolare.

• Fase di Trattamento dietoterapia, educazione alimentare, la modifica dello stile di vita al fine di mantenere nel tempo i risultati ottenuti, la rimozione/gestione delle cause psicologico-psichiatriche, clinico-funzionali, e sociali per evitare ricadute importanti.

Il ruolo del Nutrizionista in queste fasi è legato alla definizione dello stato di nutrizione e alla elaborazione di un intervento nutrizionale sostenuto da un programma di educazione nutrizionale .