Sindrome dell’intestino irritabile IBS e SIBO

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e la SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth) rappresentano condizioni sempre più diffuse, spesso complesse e multifattoriali, che incidono in modo significativo sulla qualità della vita. Gonfiore addominale, meteorismo, stipsi, diarrea, alvo alterno, difficoltà digestive, reflusso gastroesofageo e senso di pesantezza post-prandiale sono solo alcune delle manifestazioni più comuni che possono accompagnare questi disturbi funzionali dell’apparato digerente.

Secondo l’approccio della medicina funzionale, l’intestino non è un sistema isolato, ma un organo centrale nel mantenimento dell’equilibrio dell’intero organismo. Alterazioni della motilità intestinale, disbiosi del microbiota, infiammazione della mucosa, aumentata permeabilità intestinale e squilibri dell’asse intestino-cervello rappresentano meccanismi chiave alla base dei sintomi tipici di IBS e SIBO. In questo contesto, il lavoro della dottoressa Liz Lipski ha contribuito in modo significativo a chiarire come tali condizioni siano spesso il risultato di una combinazione di fattori: alimentazione inadeguata, stress cronico, carenze nutrizionali, infezioni intestinali pregresse e alterazioni del sistema nervoso enterico.

L’approccio nutrizionale funzionale mira a individuare e correggere le cause profonde del disturbo, piuttosto che limitarsi al controllo dei sintomi. Attraverso percorsi alimentari personalizzati, è possibile ridurre la fermentazione intestinale, modulare il carico osmotico e favorire la riparazione della mucosa. Diete specifiche, come protocolli a basso contenuto di FODMAP, piani nutrizionali mirati alla riduzione della fermentazione o strategie di eliminazione e reintroduzione graduale degli alimenti, permettono di individuare le tolleranze individuali e migliorare progressivamente la sintomatologia.

Accanto all’alimentazione, l’utilizzo mirato di integratori rappresenta un valido supporto nel trattamento di IBS e SIBO. Probiotici selezionati, prebiotici specifici, enzimi digestivi, nutrienti ad azione antinfiammatoria e sostanze utili alla riparazione della barriera intestinale possono contribuire al riequilibrio del microbiota, al miglioramento della digestione e alla riduzione di gonfiore, dolore e irregolarità dell’alvo. L’integrazione deve sempre essere personalizzata, basata sul quadro clinico e sulla risposta individuale.

Un percorso nutrizionale efficace per IBS e SIBO richiede quindi un approccio integrato, graduale e personalizzato, che tenga conto non solo dei sintomi intestinali ma anche dello stile di vita, dello stress, della qualità del sonno e della sfera emotiva. Il ruolo del nutrizionista specializzato è quello di accompagnare la persona in un percorso di riequilibrio profondo, volto a ripristinare la funzionalità intestinale, migliorare il benessere quotidiano e restituire una relazione serena con il cibo e con il proprio corpo.