1- bambini da 1 a 10 anni
L’alimentazione in questa fascia di età deve essere bilanciata variegata per favorire un corretto sviluppo cognitivo.
I dati allarmanti sulla diffusione della obesità infantile da alcuni anni coinvolgono anche l’Italia: un bambino su quattro è obeso, e più del 50% dei bambini obesi resterà tale anche in età adulta.
Perciò è importante riconoscere i corretti fabbisogni energetici nelle diverse età, per evitare di incorrere nei più comuni errori nutrizionali, come la sovrastima dei fabbisogni energetici e delle porzioni.
Lo sviluppo dei piani nutrizionali dei bambini viene preceduto una attenta valutazione nutrizionale per identificare le abitudini alimentari di tutta la famiglia.
L’educazione alimentare in questi casi svolge un ruolo cruciale per supportare la famiglia dando un supporto per introdurre al più presto le abitudini dietetiche corrette.
Nutrirsi è un fatto naturale e gradevole e non deve essere distorto in forme di ricatto o scambio. Non sono rari, infatti, i bambini che esprimono una situazione di disagio psicologico o affettivo rifiutando il cibo o consumandone troppo.
E’ importante intercettare queste situazioni di disagio attraverso un consulto psicologico, da affiancare all’intervento del Nutrizionista, presso il Centro Aurora entrambe queste figure possono formulare un percorso condiviso a misura di bambino.
2- adolescenti tra studio e sport
L’età scolare così come l’adolescenza sono fasi molto delicate e importanti nello sviluppo psico fiscico dei giovani. L’organismo cresce rapidamente e si trasforma, la velocità d’accrescimento staturale può raggiungere, in certi periodi, anche i 10 centimetri l’anno comportando, oltre all’allungamento delle ossa, anche un aumento di volume della massa muscolare, del tessuto adiposo e di tutti gli organi. In questa profonda evoluzione dello sviluppo l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per sostenere l’accrescimento ed intervenire migliorando le performance sportive ed il forte impegno mentale richiesto dallo studio in questa età.
L’adolescenza è caratterizzata anche da una fragilità psicologica che può trovare nel rapporto con il cibo un terreno di scontro. L’eccessiva preoccupazione nei confronti del corpo e i falsi, quanto assurdi, standard di bellezza imposti dalla società contemporanea, possono esercitare condizionamenti a cui talvolta l’adolescente stenta a trovare la forza emotiva per opporvisi.
E’ importante intercettare queste situazioni di disagio legate all’immagine corporea chiedendo un consulto psicologico da affiancare all’intervento del Nutrizionista, presso il Centro Aurora entrambe queste figure possono formulare un percorso condiviso a sostegno dello sviluppo dei ragazzi e delle ragazze.
3- donna 360°
La vita femminile attraversa fasi differenti, ciascuna delle quali è caratterizzata da bisogni nutrizionali diversi. È fondamentale che le donne abbiano tutte le conoscenze necessarie per operare le migliori scelte alimentari, in ogni momento della loro vita.
Le donne sono inoltre indiscusse protagoniste dell’alimentazione di tutta la famiglia e influiscono in modo decisivo sulle abitudini a tavola dei propri cari. Sono infatti proprio loro ad assumere un ruolo determinante nella “programmazione” delle scelte alimentari che condizionano lo stato nutrizionale di tutta la famiglia. Questa attenzione inizia nel corso della gravidanza, prosegue poi durante l’allattamento e, successivamente, durante la delicata fase dello svezzamento. Ma dopo aver dato questo imprinting, le donne continuano a esercitare la propria influenza sulle abitudini alimentari dei figli, dei loro partner, risultando dunque preziose alleate nella diffusione dei principi alla base di una sana alimentazione.
4- Gravidanza
E’ un legame molto stretto quello che lega la nutrizione della gestante allo sviluppo e la salute futura del bambino, perciò è fondamentale un buon regime alimentare della donna, sia prima, che durante la gravidanza, ma anche durante l’allattamento per prevenire la maggior parte delle patologie neonatali e assicurando un sano sviluppo del nascituro.
Gli aspetti nutrizionali da tenere in primo piano nel piano alimentare di una donna in gravidanza sono:
- Indice di massa corporea pregravidico che deve essere nella norma per ridurre il rischio di complicanze
- Aumento di peso adeguato e progressivo nel corso della gravidanza
- Alimentazione variegata
- Supplementazione con nutraceuti
- Attività fisica commisurata al periodo di gestazione
- Igiene alimentare
5- Menopausa
La menopausa è un periodo fisiologico di transizione, in cui per la donna si conclude la sua capacità riproduttiva e si avvia verso un nuovo equilibrio metabolico e ormonale. E’ dunque un periodo molto delicato che, se pur viene affrontato e vissuto da ciascuna donna in modo diverso, per tutte rappresenta un passaggio verso una condizione di maggiore vulnerabilità fisica, psicologica ed emotiva.
La “caduta” dei livelli di estrogeni comporta alterazioni a livello del metabolismo osseo, lipidico e glucidico che incrementano il rischio di osteoporosi, malattie cardiovascolari, diabete e obesità viscerale. Si registra inoltre un maggior rischio di tumore alla mammella, all’utero e all’ovaio, ed un maggiore rischio di decadimento cognitivo oltre alle oramai note vampate di calore, i disturbi dell’umore e del sonno.
Per tali motivi è opportuno che le donne si preparino alla menopausa, rimettendo al centro della loro attenzione la propria salute, ciò consentirà loro di ridurre l’impatto del cambiamento che si produce nel loro corpo ed affrontando al meglio il proprio presente e futuro.
6- over 70
Acquisire precocemente nel corso della vita delle corrette abitudini alimentari prepara ad un invecchiamento in buona salute.
Anche l’anziano sano deve però consapevolmente porre attenzione nella cura della propria alimentazione per scongiurare il maggiore rischio che insidia questa età: la malnutrizione.
Vediamo in sintesi i motvi e le condizioni che predispongono a modificare il comportamento alimentare, ricordando che i soggetti a maggior rischio sono quelli di età superiore a 85 anni:
- Difficoltà a modificare abitudini alimentari radicate ed errate che il corpo non è più in grado di sostenere
- Alterazione della percezione del gusto
- Riduzione dello stimolo della sete
- Difficoltà di masticazione dovute alle protesi mobili
- Riduzione del senso si sazietà
- Malassorbimento di alcuni nutrienti vitamine B12, B6, K, Ferro, Calcio e Acido Folico
- Disagio socio economico: solitudine, depressione, minor potere di spesa.